Bangkok sinonimo di cultura gastronomica

Una nuova era, alimentata da una nuova cultura gastronomica, sta caratterizzando la scena culinaria thailandese. Una visione condivisa tanto dai thailandesi che dagli chef “espatriati” che trovano ispirazione nelle tradizioni locali affiancandole ad ardite soluzioni innovative: qualità ed originalità sono i fari che illuminano la strada da perseguire. Al centro di questo movimento troviamo due quartieri di Bangkok- South Sathorn e Sukhumvit – in cui audaci imprenditori e chef stellati hanno collocato in via definitiva Bangkok sulla mappa dei paradisi per i buongustai.

L’arteria principale del quartiere finanziario di Bangkok, Sathorn Road, ha cominciato a cambiare il suo aspetto un po’ “inamidato” in seguito all’apertura di nuovi ristoranti. In effetti il cambiamento è palpabile e lo chef David Thompson ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale con Nahm (www.comohotels.com/metropolitanbangkok/dining/nahm)  il suo ristorante al Metropolitan Hotel.  Certamente, una stella Michelin aiuta, ma sono il talento, la creatività ed il profondo apprezzamento del cibo a fare la differenza. Al Nahm le ricette tradizionali vengono reinterpretate attraverso la lente di Thompson, ma rimangono fedeli al principio secolare della cucina thailandese…davvero difficile ricordare i nomi dei piatti ma i colori ed i raffinati sapori, decisamente si!

Ci dirigiamo nella direzione opposta, in direzione South Sathorn. Qui ci imbattiamo in una delle più grandi storie di successo gastronomiche asiatiche: il Ku Dé Ta (http://kudeta.com)  Il locale oltre a vantare una vista panoramica mozzafiato ed un’ambientazione spettacolare ospita ben due ristoranti giapponesi di influenza. Gli autori in cucina sono tre cuochi americani – Jonathan Maza, Chet Adkins e Jason Licker. Fautori di un’esperienza culinaria moderna che affonda, però, le sue radici nella cucina tradizionale giapponese con l’utilizzo di ingredienti e tecniche provenienti da diverse regioni dell’Asia. Ricchissima la lista dei vini, questo ristorante offre davvero un’esperienza unica.

Un altro segno evidente che South Sathorn (o SOSA come è popolarmente noto) sta rapidamente diventando uno dei luoghi più trendy in città è l’arrivo di Lady Brett (www.ladybrett.com). La taverna prende il nome da Lady Brett Ashley, il personaggio femminile dallo spirito libero del romanzo di Ernest Hemingway “Il sole sorgerà ancora”. Ingredienti di primordine, ottimo barbeque ed alcuni fra i migliori drink in città: un sofisticato cocktail bar ove continuare la serata in modo enigmatico: Lady Brett sicuramente approverebbe.

Guardando al futuro, c’è una parola che sempre più frequentemente a Bangkok ne è sinonimo: MahaNakhon. Parliamo di un avveniristico grattacielo con una magnifica ed insolita torre a spirale alta 77 piani situato nel cuore del Central Business District. Il “grattacielo pixel” è il più alto in città e si propone di esserne la sua nuova icona contemporanea. L’idea alla base è quella di costruire piani in vetro che proteggano e mettano al contempo “a nudo” la privacy di chi vi soggiorna. Mahanakorn ospita residenze di lusso, un esclusivo mall, il prestigioso hotel Ritz-Carlton e un ristorante, l’Atelier (http://robuchon-bangkok.com), all’interno dello spazio Cube. Lo chef, Joël Robuchon è tra i più premiati al mondo!

Thong Lor è una delle zone più vivaci di Bangkok. Sedersi in un bar del quartiere è quasi come andare ad un party: si incontrano attori, stilisti, designer. Ed è soprattutto un luogo ove si mangia bene. Questo è il motivo per cui Jarrett Wrisley e Paolo Vitaletti hanno pensato a Thong-Lor quando hanno deciso di aprire un ristorante insieme. Quando Wrisley ha cominciato a collaborare con Vitaletti (romano di nascita), ha spostato la sua attenzione culinaria dalla Thailandia verso l’Italia, ispirato dalla voglia di reinventare le ricette popolari romane. Il ristorante Appia (www.appia-bangkok.com) è diventato un enorme successo, tanto da convincerli a proseguire la loro avventura. E’ nato così il ristorante Peppina (www.peppinabkk.com): aperitivi italiani, favolosa pizza napoletana e succulenti piatti di carne quasi a ribadire l’ecletticità dell’offerta culinaria di Bangkok.

A dimostrazione del richiamo perenne di Sukhumvit c’è il WTF (http://wtfbangkok.com)  uno spazio d’arte e un ristorante aperto da Christopher Wise e Somrak Sila. Semplice ma elegante, propone piatti provenienti un po’ da tutta l’Asia ma non solo. E’ un multi-tasking bistrot-bar -galleria d’arte distribuita su due piani in un piccolo vicolo (soi, in thailandese) a pochi minuti dalla zona più movimentata della Capitale. Il concept è quello di rendere accessibile ed avvicinare l’arte alla gente di Bangkok ma questo è anche il tipico luogo ove altri chef vanno a mangiare. In poche parole: buon cibo.

Bo.Lan (www.bolan.co.th) è stato per molti anni uno dei migliori ristoranti thailandesi a Bangkok. Famoso per aver avviato in città il concetto di cucina raffinata. I suoi affezionati clienti sanno di poter gustare qui antiche ricette realizzate con i migliori ingredienti disponibili e presentati con il fascino della Haute Cuisine europea. Gli chef di punta ‘Bo’ (Duangporn Songvisava) e ‘Dylan Jones’ hanno deciso di spostare il i locali del ristorante in Sukhumvit Soi 53, a poche centinaia di metri dalla stazione BTS Thong Lor. La nuova “casa” è più grande della vecchia sede ed ha la chiara ambizione di mantenere l’ambiente rustico e intrinsecamente thai: un vero marchio di fabbrica di Bo.Lan. L’incrollabile dedizione alla cucina Thai pura è rimasta intatta, forse ancora più pronunciata. Viene proposta una selezione di menù fissi per la cena ed un’offerta a la carte solo per il pranzo. Con ricette ispirate alla cucina tradizionale Thai, Bo.Lan non può essere considerato in alcun modo un ristorante “fusion” ed in realtà, a causa – talvolta – della difficoltà di approvvigionamento e preparazione degli ingredienti, alcuni dei piatti offerti sono rari, anche per la gente del posto. Bo.Lan non è il classico ristorante local, buono per tutti i giorni. E’ invece il posto per invitare gli amici più esigenti o quando si vuole stupire i visitatori che pensano di avere provato già tutto. I piatti sono elaborati sia nella presentazione che nel gusto: ogni boccone è una piacevole esperienza gustativa con il perfetto mix di consistenza, sapore e spezie.
E’ noto, Bangkok offre una incredibile selezione di centri commerciali, alcuni davvero spettacolari. Uno degli ultimi in ordine di arrivo occupa l’area dell’ex ambasciata britannica ed è un punto di riferimento: il Central Embassy Department Store. Il quinto piano di questo luxury mall ospita alcuni ristoranti di lusso, tra cui il Water Library (www.waterlibrary.com) dal design particolarmente accattivante. Ma dove il mangiare diventa davvero emozionante, soprattutto per chi sta visitando la città, si trova al piano terra. Si tratta di un modo divertente e conveniente di degustare specialità provenienti dalle regioni principali del paese. Le stazioni di cottura sono separate: nord, sud, I-saan. Ed inoltre vegetariano, frutti di mare e percorsi tematici dedicati al cibo. EatThai (www.centralembassy.com/eathai) potrebbe essere la food court con l’offerta di cibo più squisita del Paese. Tutto da Eathai, dagli ingredienti al servizio al tavolo (e il prezzo), è un taglio sopra quello che troverete nella maggior parte dei food court a Bangkok, ed anche se non ci si può permettere una borsa di Prada o un Rolex – venduti al piano di sopra – il posto vale sicuramente la visita.

Bangkok è stata ed è una destinazione popolare, nota per la sua ricca cultura le tradizioni culinarie e lo shopping. Ora, la nascita di una nuova cultura gastronomica, plasmata da un gruppo selezionato di Thais e di espatriati profondamente innamorati del cibo, sta cambiando il modo in cui si mangia città. Ed inoltre: La capitale si è assicurata il numero record di ben 25 ristoranti stellati Michelin (cinque 2 stelle e venti 1 stella).

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