L'anello centrale da Kanchanaburi a Korat
1° Giorno Bangkok – Kanchanaburi
Partite presto al mattino per visitare il famoso Damnoen Sadouak, il mercato galleggiante. Durante il tragitto è un must la sosta al mercato di Mae Klong. Luogo unico in quanto un treno passa lentamente attraverso il mercato, costringendo i venditori a spostare bancarelle e mercanzie solo per pochi istanti. Si arriva al canale di Damnoen Sadouak dove decine di piroghe stracariche di frutta, verdura e svariate mercanzie si ammassano per comprare e vendere, da barca a barca, creando un vivace e coloratissimo mercato galleggiante. Si continua per Kanchanaburi, la città del ponte sul fiume Kwai, sulla cui costruzione da parte di prigionieri alleati durante la Seconda Guerra Mondiale venne realizzato l’omonimo film che lo rese famoso in tutto il mondo. Consigliamo la partenza a bordo del trenino locale dalla stazione di Tham Krasae. Si percorre uno spettacolare tratto della “Death Railway”, su un viadotto in legno a strapiombo sulla pendice di una montagna.
2° Giorno Kanchanaburi – Ayutthaya
Partenza per visitare l’Hellfire Pass, un particolare punto della costruzione della “Ferrovia della morte”, dove i prigionieri di guerra alleati lavorarono in condizioni allucinanti trovando spesso la morte. Si prosegue per la visita del Prasat Mueang Sing, le rovine di un’antica città facente parte dell’impero Khmer. Partenza da Kanchanaburi per raggiungere il Bang Pa In Summer Palace, il luogo dove i reali di Thailandia si rifugiavano per sfuggire d’estate alla calura di Bangkok. Si passeggia in tranquilli giardini, abbelliti da laghetti coperti di fiori di loto e bellissime residenze, ognuna costruita in uno stile unico in quanto fusione di stile Siamese tradizionale e stili europei in voga all’epoca. Nel pomeriggio partenza per Ayutthaya.
3° giorno Ayutthaya – Korat
Al mattino visita del Parco Archeologico di Ayutthaya, l’antica capitale del Siam fondata nel 1350 e sito UNESCO. L’area viene considerata uno dei più ricchi parchi archeologici di tutta l’Asia. Wat Mahathat costruito nel 1374, il cui sacro carattere sembra ancora vivere attraverso il volto in pietra del Buddha imprigionato dalle radici di un pluri-secolare Ficus. Wat Phrasrisanphet, Il tempio reale che ospitava una venerata immagine del Buddha risalente al 1500, alta 16 metri, ricoperta di lamine d’oro. La statua fu spogliata del suo aureo abito dai Birmani e ora è conservata al Wat Po di Bangkok. Dell’ antico tempio, che fu anche luogo di cremazione dei sovrani siamesi, ora non restano che colonne, basamenti, resti murari e statue decapitate sui quali dominano, fra gli alberi di frangipane, tre maestosi chedi di stile cingalese che sono diventati l’emblema della città, Wat Mongkolbophit, che ospita una gigantesca statua in bronzo del Buddha risalente al XV secolo e che è oggetto di un fervente culto da parte dei thailandesi. Infine il Wat Non Khum, un maestoso tempio famoso per la sua indisputabile bellezza. Alto a imponente, è circondato da stagni popolati da cigni bianchi e neri. Questo sito è incredibilmente fotogenico e merita una visita prima di partire per Korat.
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